In 500 mq non solo caffetteria ma anche torrefazione e accademia del caffè,
cui presto si aggiungeranno
uno spazio di coworking
e un coffee club.
È stata una delle prime caffetterie specialty a Milano, in via Solferino, proprio a metà tra la sede storica del Corriere e quella supernuova di Amazon, nel 2017 dopo Orso Nero. L’unica però ad avere al suo interno una torrefazione. Per anni è stata uno dei pochi luoghi in città dove si poteva bere un Gesha insieme a una selezione di caffè brasiliani scelti sul posto, farm to cup, dal titolare, ingegnere brasiliano e gran conoscitore del caffè.
Ora Carlos Bitencourt alza il tiro con un nuovo, ambizioso spazio in viale Pemuda 14. Siamo andati a visitarlo, intanto ecco cosa potete trovare.
Otto vetrine su strada all’angolo con via Archimede non passano inosservate. All’interno, in 500 metri quadrati trovano spazio una torrefazione, che – partendo dall’esperienza di quella di via Solferino inaugurata cinque anni fa – è l’inizio di un piano di crescita del marchio Cafezal: da qui partiranno le spedizioni per le vendite online e naturalmente il caffè per i due punti vendita.
Ma il nuovo punto, progettato da uno studio di architettura milanese con gran gusto, vuole essere un luogo di ritrovo per la Coffee lovers community che vuole vivere pienamente il mondo degli Specialty coffee, la gamma superiore della qualità, con in più la possibilità di pranzare con una proposta ideata dallo chef milanese-americano Eugenio Roncoroni di Al Mercato, di lavorare in coworking e di organizzare eventi. C’è anche una Coffee training academy, per i corsi di caffetteria rivolti soprattutto a chi vuole avvicinarsi per la prima volta a questo mondo ma anche ai baristi e ai professionisti del settore per i quali vi saranno corsi specifici.
Viale Premuda è una start-up con una importante strategia di crescita – che la pone come flagship di un ambizioso e ampio progetto di espansione centrato sull’idea di “caffetteria moderna” e sulla proposta dell’alta qualità – al centro del quartiere Risorgimento, a 15 minuti a piedi da piazza del Duomo, in una zona residenziale vivace, animata da negozi e locali di tendenza.
Una “fabbrica del caffè”, un locale da vivere da mattina a sera e sette giorni su sette, che respira l’atmosfera del quartiere offrendo una molteplicità di proposte. Gli spazi prevedono usi diversi, ciascuno con una propria specificità e con la possibilità di un utilizzo polivalente. Cafezal (che in portoghese vuol dire piantagione di caffè) vuole essere un luogo di degustazione, di formazione culturale, di commercio e di aggregazione attorno al tema degli Specialty Coffee in tutte le sue declinazioni. Specialty che Carlos e i suoi collaboratori vanno di persona a scegliere nelle piantagioni del Sud America, instaurando un rapporto di prossimità e di collaborazione diretta con i coltivatori. “Ho sempre pensato – spiega – che sia importante avvicinare il consumatore finale al produttore, per questo organizzeremo a Cafezal di viale Premuda incontri con i maggiori coltivatori mondiali di Specialty Coffee. Inoltre il nostro cliente potrà avere la completa tracciabilità di quello che sta comprando, da quando il sacco di caffè esce dalla piantagione di origine fin qui”.
La torrefazione di Specialty coffee è una parte importante del business di Cafezal, con la tostatura dei chicchi di 10 qualità monorigine e la produzione di capsule in legno riciclato e 100% compostabili per le macchine Nespresso.
Il nuovo Cafezal vuole essere anche un centro di conoscenza e informazione sul mondo del caffè per avvicinare gli italiani al consumo degli Specialty Coffee che spesso sono percepiti come un prodotto di nicchia, di cui non si capisce il prezzo più alto perché il caffè da noi èp “un” caffè e non si concepisce la possibilità che ce ne siano di qualità alta o addirittura altissima. che spesso viene esaltata dalle estrazioni a filtro: ma in locale c’è anche una rarissima macchina per il caffè nitro. Non sapete cos’è uno specialty? Ve lo spieghiamo noi qui: leggete e poi andate a berne uno.
Nel locale di viale Premuda si terranno ogni settimana più corsi, da quelli base di poche ore per i neofiti alle giornate riservate agli intenditori e ai professionisti, per offrire una proposta formativa completa – dalla preparazione alla degustazione – rivolta ai privati, ai clienti B2B (caffetterie, ristoratori eccetera) e agli stessi baristi del locale. Gli incontri saranno guidati da un esperto Q Grader, un assaggiatore formato e certificato dalla Sca. Perché il new cool, dopo anni di estenuanti corsi di cucina, è un corso di approfondimento sul caffè (di cui noi italiani abbiamo tanto bisogno anche se non lo sappiamo).
Una conoscenza da invogliare anche con iniziative divertenti e “pop”, come lo schermo che al bar consente al cliente di vedere i valori di temperatura e pressione dell’acqua al momento della preparazione del suo espresso per invogliarlo a chiedere al barista perché proprio a quella temperatura e quella pressione.
I prezzi? Il corso basico è a 15 euro, il caffè con doppia estrazione a tre euro o il sacchetto di Specialty Coffee a 10-15 euro. Tanti piccoli lussi di grande qualità, ma a un prezzo accessibile. proprio come il caffè.
Anna Muzio
Giornalista
Da vent’anni scrivo nell’incrocio tra turismo, food e attualità per testate di settore e non.
Altri articoli
Palermo come Panama: è qui la prima piantagione di caffè italiana
Da 30 anni nel giardino della...
Viaggiare è un po’ gustare: il mondo delle monorigini è un viaggio sensoriale continuo
È l’approccio di Fiorilli Specialty...
Da SCA alla Latte Art, l’arena di HostMilano ospita i campionati del caffè
A fieraMilano Rho dal 22 al 26 ottobre...
Gelato, i 10 gusti più strani si trovano in Lituania
Non solo caffè, utilizzato fin dal...