Un advergame per raccogliere fondi per un progetto che supporta una comunità di contadini della regione colombiana di Meta: lo lancia l’azienda torinese. Il cammino “from Coca to Coffee” è raccontato anche in un documentario
Le gemme guadagnate nel gioco il cui obiettivo è trasportare una piantina di caffè al sicuro nel Centro Agronomo di Cartago in Costarica valgono un centesimo di euro vero, che andrà ad aggiungersi alla somma che Fondazione Lavazza invierà a Carcafè, partner con cui collabora per un progetto di sviluppo sostenibile in corso da anni nel Meta a sostegno dei piccoli produttori di caffè della zona.
È il senso di “Coffee Defenders, a Path from Coca to Coffee”, il primo advergame a scopo benefico, disponibile sulla piattaforma Gamindo, lanciato da Lavazza. E che si riferisce a una storia vera: quella di Johana (nella foto), una donna colombiana che ha perso tutto ciò che aveva nel conflitto armato causato dalla guerriglia delle FARC, ma è riuscita a riprendere in mano la sua vita e quella dei suoi sei figli, prendendo la difficile decisione di restare nella sua comunità, a casa sua, nel Meta, e facendo rifiorire la coltivazione del caffè. La sua storia è raccontata anche in un documentario realizzato dall’azienda torinese e disponibile e disponibile presso su Amazon Prime Video in Italia, Stati Uniti e Regno Unito.
“La decisione di approcciare il mondo del gaming utilizzando questo nuovo strumento ci permette da un lato di sperimentare nuove modalità di coinvolgimento diretto degli utenti, dall’altro di far conoscere a un’audience giovane l’attività svolta dalla Fondazione Lavazza per migliorare le condizioni socio-economiche delle comunità produttrici di caffè” ha spiegato l’iniziativa ha dichiarato Lorenzo Giorda, Global Head of Digital Marketing di Lavazza.
Le difficoltà dei Paesi produttori dovrebbero ormai essere ben noti a tutti gli amanti del caffè e i progetti di sostegno delle comunità non sono mai abbastanza. Questo del Meta parte nel 2013 quando il governo colombiano concede i terreni prima usati per le colture illegali di cocaina a famiglie di agricoltori. Fondazione Lavazza da anni è attiva nella regione con un programma di sviluppo sostenibile che ha beneficiato oltre cento famiglie, aiutandole a far rifiorire le piantagioni di caffè grazie alla piantumazione di oltre un milione di piante e tramite una formazione dedicata alle buone pratiche agricole e alle tecniche per contrastare gli effetti dei cambiamenti climatici.
Il progetto si inserisce all’interno di “Coffee Defenders”, iniziativa che trae ispirazione dalle storie dei produttori beneficiari dei progetti della Fondazione con l’idea di sensibilizzare i consumatori verso i temi della sostenibilità. Sullo sfondo, rimangono i prezzi all’origine troppo bassi che stanno di fatto mettendo a repentaglio e seriamente mimando la sostenibilità anche economica della coltivazione di uno dei prodotti più consumati e commercializzati al mondo.
Entrare nel gioco, realizzare che siamo tutti parte di uno stesso pianeta, ormai, è diventata una necessità.
Anna Muzio
Giornalista
Da vent’anni scrivo nell’incrocio tra turismo, food e attualità per testate di settore e non.
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